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Associazione Culturale A.P.S.
Gesto e Parola
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Il laboratorio Senior di recitazione è rivolto agli adulti dai 18 anni in sù. Ha l’obiettivo di incoraggiare l’espressione creativa attraverso il corpo e la voce, valorizzando le differenti personalità favorendo le relazioni interpersonali e la collaborazione per la realizzazione di un obiettivo comune: rappresentare tutti insieme una storia.
Dalla maggiore età in poi si entra in una fase della vita dove spesso si dimentica il bambino che è in noi e la quotidianità diventa un insieme di doveri che rischiano di sommergere l’individuo. Il laboratorio Senior di recitazione attraverso il mezzo ludico-espressivo genera situazioni di gratificazione e di emozione positiva promuovendo la qualità della vita. Ludico non vuol dire “anarchico” perché il gioco ha le sue regole, regole che non sono imposte ma accettate dal gruppo. Gioco che si rivela interessante e divertente mentre “si fa”. Si raggiunge così l’aspetto di gratificazione legato al fare e non al
raggiungimento del fine a tutti i costi, come avviene nella vita quotidiana in cui tutto è sempre “teso a qualcosa”. Espressivo ha come caratteristiche gli aspetti di creatività, di espressione e di comunicazione. Il percorso aiuta l’allievo a sperimentare le regole e i meccanismi della comunicazione e dell’espressione personale.
In Teatro nessuno è solo. Il Teatro è il luogo dove non esiste la solitudine. Dove lo spettacolo non può arrivare a vivere senza la totale cooperazione di tutti. Il mestiere dell’attore non è mai individuale: nella fase di studio, di preparazione di uno spettacolo e, soprattutto, in scena, l’attore è parte integrante di un coro, che funziona soltanto grazie all’ascolto reciproco e alla collaborazione di ognuno. Far parte di un gruppo teatrale consente ali allievi di scoprire il valore del lavoro di squadra e l’ascolto degli altri attraverso l’ascolto di sé. Il Teatro fa il benessere dell’individuo.
Il laboratorio ha diversi obiettivi:
- sviluppare le proprie capacità ed abilità espressive del corpo e della voce;
- conoscere sé stessi;
- scoprire e indirizzare la propria energia in modo positivo;
- scoprire e superare i propri limiti insieme agli altri;
- imparare il problem solving;
- sviluppare l’autostima;
- ridefinire la relazione con l'altro;
- assumere ruoli diversi per vivere esperienze da punti di vista diversi;
- sperimentare il lavoro creativo sul personaggio.
La didattica e
L’idea di teatro non si riferisce solamente al momento finale della rappresentazione, quanto soprattutto all’iter dei processi delle forme rappresentative della realtà in cui ogni individuo è responsabile nella produzione del processo creativo.
Il Metodo Carpa, ideato dal direttore artistico Giovanni Carpanzano, è un metodo provato scientificamente, basato sulle neuroscienze e, soprattutto, replicabile, cioè, funziona su tutti. Si basa su tre macro fasi: le azioni fisiche, i gesti psicologici e la conoscenza. Queste fasi sono complementari per l’identificazione con il personaggio da rappresentare attraverso un processo di osmosi.
Struttura del Laboratorio
I primi mesi, saranno propedeutici alla scoperta delle possibilità espressive e comunicative del corpo e della voce in modo che diventino patrimonio del singolo. La creazione sarà allenata attraverso l’improvvisazione in cui, partendo da un tema dato, avviene la creazione collettiva di una serie di scene che in seguito si montano in una linea di sviluppo organica e dotata di senso. La creazione diventa espressione e infine comunicazione. Ogni allievo attore, quindi, si avvicina alla scena avendo a disposizione due strumenti: il suo corpo e il suo vissuto.
In questi primi mesi le principali attività saranno:
Training fisico: contrariamente alla nostra comune idea di rilassamento, gli attori devono svegliare il loro corpo, rompendo la postura quotidiana, esplorandone le potenzialità, usandolo come lo strumento principale della propria espressività. Sciogliere una tensione fisica vuol dire, molto spesso, scioglierne una interiore: un corpo sveglio e rilassato, sarà pronto per lasciare spazio ai diversi personaggi che ogni allievo si appresta ad esplorare.
Improvvisazioni: prima di avvicinarsi allo spettacolo e al testo, ogni allievo deve affrontare una serie di esercizi propedeutici al palco. Si tratta di improvvisazioni su situazioni e personaggi vicini alla vita degli allievi. La pratica dell’improvvisazione faciliterà la naturalezza e la confidenza con la scena e con i partner.
Dizione: alcune lezioni saranno incentrate sul lavoro sulla corretta dizione italiana, con lo scopo di correggere eventuali difetti di pronuncia e inflessioni dialettali. La dizione verrà allenata sulla lettura integrata del testo, che tenga conto del suo potenziale attivo e delle infinite possibilità di realizzazione scenica che offre.
Nella seconda parte del laboratorio gli allievi si concentreranno sullo spettacolo finale. La messa in scena di uno spettacolo di fine corso è importantissima, rappresenta il coronamento dell’esperienza, l’offerta, da parte degli allievi al pubblico, dei frutti del lavoro svolto durante il laboratorio.
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